L’apprendimento profondo è una sotto-categoria dell’intelligenza artificiale (IA) e del machine learning che si concentra sulla costruzione e l’addestramento di modelli di reti neurali artificiali per risolvere complessi problemi di classificazione e previsione. Due tipi di reti neurali profonde che hanno guadagnato una notevole attenzione negli ultimi anni sono le reti neurali convoluzionali (CNN) e le reti neurali ricorrenti (RNN). In questo articolo, esamineremo queste tecniche e discuteremo delle loro applicazioni pratiche.
Reti neurali convoluzionali (CNN):
Le reti neurali convoluzionali sono particolarmente efficaci nell’analisi di dati visivi, come le immagini. Sono state ispirate dalla struttura e dalle funzioni del sistema visivo biologico, in particolare dalla forma in cui i neuroni del cervello rispondono a stimoli visivi localizzati.
Le CNN sono composte da diversi strati, tra cui strati convoluzionali, di attivazione, di pooling e completamente connessi. Lo strato convoluzionale è il cuore della CNN e si occupa di rilevare pattern locali nei dati di input. La convoluzione implica l’applicazione di un filtro (o kernel) su un’immagine per rilevare caratteristiche specifiche, come bordi o angoli. Gli strati di attivazione e pooling seguono lo strato convoluzionale e aiutano a ridurre la dimensionalità dei dati e a evidenziare le caratteristiche più importanti. Infine, gli strati completamente connessi aggregano le informazioni acquisite dagli strati precedenti per effettuare classificazioni o previsioni.
Le CNN trovano applicazioni in una varietà di problemi di visione artificiale, come il riconoscimento di immagini, l’analisi di video, la classificazione di oggetti e la segmentazione semantica.
Reti neurali ricorrenti (RNN):
Le reti neurali ricorrenti sono progettate per gestire dati sequenziali o temporali, come testo, audio o serie temporali. A differenza delle CNN, le RNN hanno connessioni cicliche che permettono al modello di mantenere uno stato interno o “memoria” delle informazioni processate in precedenza nella sequenza.
Una delle principali sfide nella formazione delle RNN è il problema della dissipazione del gradiente, in cui gli errori propagati all’indietro attraverso il tempo tendono a svanire o esplodere, rendendo difficile l’apprendimento di dipendenze a lungo termine nelle sequenze. Per superare questa sfida, sono state proposte varianti delle RNN, come le Long Short-Term Memory (LSTM) e le Gated Recurrent Unit (GRU), che introducono meccanismi di “gate” per controllare il flusso di informazioni e la memoria nel modello.
Le RNN e le loro varianti trovano applicazioni in una serie di compiti di elaborazione del linguaggio naturale e analisi del segnale, come la traduzione automatica, la generazione di testo, il riconoscimento vocale, la sintesi vocale e l’analisi del sentimento. Le RNN possono anche essere utilizzate in combinazione con le CNN per affrontare problemi che richiedono l’analisi sia di dati visivi che sequenziali, come la descrizione automatica delle immagini e il riconoscimento di azioni nei video. In questi casi, una CNN può essere utilizzata per estrarre caratteristiche visive dall’immagine o dal video, mentre una RNN può essere utilizzata per elaborare queste caratteristiche e generare una descrizione testuale o un’etichetta di azione. In conclusione, le tecniche di apprendimento profondo, come le reti neurali convoluzionali e le reti neurali ricorrenti, stanno rivoluzionando il campo dell’intelligenza artificiale e del machine learning. Grazie alla loro capacità di apprendere e modellare complesse relazioni nei dati, queste reti neurali profonde hanno permesso di sviluppare applicazioni innovative in una vasta gamma di settori, come la visione artificiale, l’elaborazione del linguaggio naturale e l’analisi del segnale. Nonostante le sfide nell’addestramento e nella comprensione di questi modelli, le tecniche di apprendimento profondo continuano a progredire rapidamente, spingendo i limiti di ciò che l’intelligenza artificiale può realizzare.